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Un ultimo saluto a Giovanni Fuochi, esempio di forza e resilienza

Sabato scorso, 28 settembre, Prato ha dato l’ultimo saluto a Giovanni Fuochi, il giovane di 22 anni che ha combattuto con straordinaria determinazione contro una malattia rara. Giovanni, per tutti Giò, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto, diventando un simbolo di determinazione e speranza per tutti.

Durante i funerali, la sua famiglia, insieme a un’intera comunità, si è stretta attorno alla sua memoria, accompagnata da striscioni e una poesia di Alda Merini che ne hanno reso omaggio con delicatezza e amore.

Alla cerimonia, tenutasi con grandissima partecipazione nella chiesa di Sant’Ippolito in Piazzanese, erano presenti il sindaco di Prato, figure istituzionali e rappresentanti di varie associazioni sportive, oltre a tanti cittadini e amici che hanno voluto esprimere il loro affetto e la loro vicinanza alla famiglia Fuochi. La commozione si era estesa da giorni anche sui social, dove numerosi messaggi hanno ricordato Giò e il suo straordinario esempio.

La sua storia, che ci aveva già colpiti profondamente, era stata al centro di una puntata del nostro podcast dedicata al tema dei tumori infantili. In quell’occasione, avevamo dialogato con il dott. Iacopo Sardi, responsabile del reparto di neuro-oncologia dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e con l’associazione “La Forza di Giò”, fondata dalla famiglia Fuochi per sostenere la ricerca contro il cancro infantile. Giovanni, con il suo coraggio, ha ispirato questo progetto che oggi continua a fare la differenza per tante famiglie.

Tutta la Galardi si unisce al cordoglio per la prematura scomparsa di Giò, che ha lottato con straordinaria forza contro una malattia crudele. La sua eredità di speranza e solidarietà continuerà a vivere attraverso l’associazione che porta il suo nome e che continuerà a sostenere la ricerca contro i tumori infantili.

Invitiamo tutti a mantenere viva la memoria di Giò, supportando l’associazione “La Forza di Giò” nel suo percorso, affinché la lotta di Giovanni possa trasformarsi in un futuro migliore per tanti altri bambini e giovani. Perché il suo coraggio e la sua resilienza non saranno mai dimenticati.